Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Favara, muore 8 mesi dopo una caduta: Lino Barba era un attore di strada

"Lino Barba non c'è più. Si è spento mesi dopo una caduta che lo aveva ferito gravemente. Lui e il fratello Michele sono stati una presenza fissa per le strade della nostra città. Siamo addolorati per questa morte tragica e siamo vicini ai familiari". A dare il triste annuncio è il sindaco di Favara, paese in provincia di Agrigento, Antonio Palumbo. Lino Barba, 49 anni, e suo fratello Michele sono molto noti in paese per le doti artistiche che da sempre mostrano nei loro sketch per strada, nei progetti cittadini e nei loro video. Il loro sogno è sempre stato quello di diventare attori professionisti. Ma quella che sembrava banale caduta dalle scale avvenuta ad agosto scorso in zona Calvario, mentre rientrava a casa, ha interrotto i sogni di Lino. In seguito all'incidente, che gli procurò una lesione al midollo spinale, Nicolino, suo vero nome di battesimo, era stato ricoverato in diverse strutture di Palermo, Catania e, in ultimo, Raffadali. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile, dopo mesi di sofferenze che lo avevano anche costretto a muoversi su una sedia a rotelle, è deceduto. "Conobbi Lino e Michele a seguito di una loro richiesta di recitare in qualche mia produzione – scrive su facebook il regista Giuseppe Bennica – Non erano attori professionisti o, quantomeno, non avevano calcato alcun palco o set. Lino ci sorprese sin dal primo ciak, aveva una innata predisposizione alla recitazione, la sua passione per il cinema emergeva dai suoi racconti, la sua bravura dalla sua naturalezza nell’interpretare. Dopo quella caduta di fine agosto – continua Bennica – il sogno di Lino si è spezzato. I chilometri macinati a piedi diventarono soste interminabili su un letto di ospedale".

"Lo avevo sentito in videochiamata qualche giorno fa, sempre con il suo animo allegro e desideroso di tornare in mezzo a noi Favaresi scrive su facebook l'amico Anthony Bellavia -. Persona umile come del resto il fratello, per le circostanze in cui si trovavano si sono sempre fatti voler bene. Sono accanto al fratello e ai familiari. Bisogna adesso stare vicini a Michele e dare gli aiuti necessari".
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