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Laboratorio di pasta per i piccoli pazienti all'Istituto dei tumori a Milano: l'idea di una licatese

In cucina

Un laboratorio di pasta artigianale dentro l’Istituto nazionale dei tumori, a Milano. Questa l’idea di Alessandra Lauria, siciliana di Licata, provincia di Agrigento, che da anni lavora nel mondo del food esportando l’arte della pasta fresca e della cucina italiana e siciliana.

"L’idea è partita da un ricordo: anche io, da bambina, sono stata una paziente dell’istituto e ho ancora in mente i pochi momenti reali di svago - racconta Alessandra -. Tutti hanno una cosa in comune: la presenza dei clown che venivano per farci divertire. Ecco, vorrei portare questo stesso spirito e sensazione nei più piccoli attraverso la mia arte". Un’arte che Alessandra ha imparato fin da piccola, prima osservando la nonna e la mamma, poi cominciando lei stessa a cucinare.

Ma prima di renderla il suo lavoro, ha dovuto perderla: "Sono andata fuori dalla Sicilia per studiare e poi lavorare. Quando ho avuto il lavoro che pensavo fosse dei miei sogni, a Londra, qualcosa mi cominciò a mancare. Non mi sentivo completa. Ho capito che il vuoto era collegato alle mie origini. Mi ero così tanto concentrata sul futuro e sul costruire il mio presente che avevo dimenticato il mio passato. Così, ho deciso di mollare tutto".

Alessandra capisce che la cucina e è la sua vera passione e decide, nel 2018, di licenziarsi e ricominciare da zero. Così, torna in Italia e dividendosi tra Padova e Bologna inizia un corso specializzato di pasta home made alla termine del quale trova subito un lavoro a Lisbona, Portogallo, lavorando per il ristorante A Sfoglina - pasta rigorosamente fatta in casa. Li, Alessandra comincia a proporre esperienze culinarie di sua invenzione, esportando la cucina tipica italiana e siciliana attraverso workshop e cucinando per cene private sotto il nome di Santuario Cucina. Poi la pandemia: "Tutto ciò che avevo faticosamente creato è crollato - prosegue -. Mi sono ritrovata a ricominciare, di nuovo, da zero".

Non si perde d’animo e crea un ulteriore progetto: un corso online di pasta fatta in casa: "A seconda del livello di bravura, gli utenti frequentano una specifica classe per imparare". The pasta studio, è il nome del corso. Contestualmente, comincia a fare anche esperienze in barca. A 36 anni Alessandra ha ancora fame di esperienze e così si imbarca - nel vero senso della parola - sui catamarani, cucinando in mare: "L’idea mi è venuta tramite un caro amico skipper che mi raccontava del suo lavoro - dice anche in un intervista rilasciata al giornale Vela -. Ho espresso il desiderio si creare eventi a sfondo nautico e cucinare anche a bordo di barche. Così, mi ha introdotto in questo ambiente a me sconosciuto e in breve tempo ho ricevuto tante offerte di lavoro".

Adesso, Alessandra ha deciso di restituire il sorriso che anni fa le era stato regalato: "Ho aperto un crowdfunding per finanziare questo progetto no profit - racconta - che inizierò a breve a Milano, li dove sono stata curata da piccola. Avevo 10 anni quando mi fu diagnosticato un sarcoma raro che veniva solo agli anziani e non ai giovani. Eros tata costretta a lasciare la scuola, nonché i miei compagni, la mia famiglia, la Sicilia e tutte le mie abitudini. Il mio mondo a colori si era oscurato. Adesso eccomi di nuovo qui, per creare dei laboratori di pasta all’interno del reparto di Pediatria oncologica dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano". Con le somme raccolte dal crowdfunding, Alessandra potrà coprire le spese per avviare il progetto, dal nome Simile and make pasta. E dopo? "Ho creato dei pasta kit. Sono delle video lezioni che chiunque può compare, genitori, zii, cugini, dove spiego come fare la pasta. Per dare continuità ai laboratori e per finanziarli. L’obiettivo, oltre al sorriso dei bambini, è l’acquisto di un macchinario medico ceh serve in reparto ed indicato dalla stessa primaria". Per aderire alla raccolta fondi basta cliccare qui.

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