A Ribera denunciate nove persone per invasione di edifici, otto sono stranieri. I carabinieri della tenenza, dopo varie segnalazioni da parte di cittadini sulla presenza di extracomunitari all’interno della ex cantina Tre Fiumi , in collaborazione con le unità cinofile dei carabinieri di Palermo, hanno effettuato un blitz all’interno del capannone, di proprietà privata, in via Musso. Ed è proprio li che hanno trovato i 9 stranieri e un italiano, di Ribera. Tre sono immigrati clandestini. Cinque sono nordafricani e tre gambiani, di età compresa fra i 28 e i 65 anni. Quell’area è stata in passato utilizzata per lo spaccio di sostanze stupefacenti. La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere anche dopo l’appello del parroco, don Antonio Nuara, sacerdote di Ribera. La settimana scorsa era intervenuto spiegando che Ribera rischia di diventare sempre più terra di nessuno. «Le forze dell’ordine - aveva detto il parroco - non ce la fanno per l’esiguità dell’organico a far fronte a tutte le richieste. Il territorio ormai sembra essere in mano agli spacciatori che si trovano dovunque. Ora vanno allo scoperto, ti fermano e ti invitano a comprare». E aveva anche aggiunto: «In via Tevere, dietro al Municipio, proprio nei pressi della ex Cantina Tre Fiumi c’è il via-vai continuo, dal pomeriggio a notte fonda e tra gli acquirenti anche molti minori, vi si pratica il sesso e la situazione igienico-sanitaria è di allarme». Diversi cittadini, da anni, denunciamo lo stato di degrado all’interno della ex cantina di via Musso e il via vai di extracomunitari e gente del luogo. Il sindaco, Matteo Ruvolo, ha fatto sapere che ha più volte segnalato, sia alla polizia municipale, sia ai carabinieri e allo stesso proprietario il degrado in cui versa l’enorme capannone che è all’incirca di tremila metri quadri. Il proprietario potrebbe abbattere l’enorme edificio e nelle zone limitrofe, il sindaco Ruvolo sta già studiando come risolvere il problema del degrado e dello spaccio. In via Tevere, nei pressi della ex cantina, ci sono diversi edifici comunali che continuano ad essere un supermarket dello spaccio di droga. I carabinieri della compagnia di Sciacca, qualche mese fa hanno anche effettuato un blitz con diversi arresti. «Da circa trentacinque anni c’è questo problema - spiega Ruvolo -, gli uffici comunali stanno lavorando per la presentazione di un progetto che consegneremo alla Protezione civile, di demolizione, smaltimento e riqualificazione di tutta l’area, per un costo di circa 900 mila euro. Stiamo lavorando affinché proprio nei pressi della ex cantina si possa realizzare un ampio spazio commerciale dove sorgeranno negozi, bar e centri commerciali e che verrà anche adibito ad impianti sportivi, nel segno della legalità». I nove denunciati, adesso, rischiano una condanna da uno a tre anni di carcere.