Lei da sola su un barcone carico di migranti in balia del mare e della paura, a soli 4 anni. La mamma, il papà e la sorellina di 7 anni bloccati sulla spiaggia di Mahdia in Tunisia, con l’angoscia di aver perso per sempre la piccola. Ha fatto un viaggio di 25 ore la bimba tunisina sbarcata a Lampedusa assieme ad altre settanta persone la notte di domenica.
E proprio qualcuno dei connazionali, imbarcati in fretta e furia sul peschereccio di 13 metri, mosso a compassione si è preso cura di lei e durante la traversata le è stato accanto, accudendola e cercando di non farla sentire troppo sola.
Sull’isola la bimba è rimasta poco: con un’assistente sociale, assieme ad altri 110 migranti, è stata trasferita e imbarcata sul traghetto di linea che in serata è giunto a Porto Empedocle. È stata presa in carico da un’associazione che ora la accompagnerà in un’apposita struttura protetta.
I genitori e la sorellina, ha raccontato su Twitter Majdi Karbai - eletto al parlamento tunisino nel 2019 e attualmente in Italia dove vive e lavora con l’associazione Save The Children - sono rimasti sulla spiaggia di Maahdia perché, a quanto pare, non hanno fatto in tempo ad imbarcarsi: gli scafisti, temendo di essere bloccati, non hanno atteso che tutti coloro che erano in partenza salissero a bordo del peschereccio.
«Sono rimasti sulle coste tunisine a causa del panico» afferma.
Il team di Save the Children a Lampedusa ha garantito l’assistenza e il supporto alla bambina «accogliendo, ascoltando e rispondendo ai suoi bisogni - ha detto la portavoce Giovanna Di Benedetto - e segnalando prontamente il caso alle autorità competenti».
«Riteniamo fondamentale la sua presa in carico immediata, in modo che sia assicurata la sua protezione e la sua sicurezza - ha aggiunto - e l’immediata attivazione delle misure necessarie per favorire il ricongiungimento con la sua famiglia».
E a Lampedusa, tra i migranti sbarcati questa mattina, è arrivato anche un ragazzo sordomuto: anche per lui è stato dato il via ad un’assistenza straordinaria. Complessivamente sono stati 84, con tre diverse imbarcazioni, i migranti giunti oggi, fra cui anche una donna incinta.
Gli ultimi 25, fra cui 8 donne, originari di Guinea, Costa d’Avorio e Camerun sono stati soccorsi appena in tempo dalla Guardia di finanza: il loro gommone di 6 metri stava per affondare. Prima di loro, durante la notte, erano stati soccorsi da un peschereccio tunisino in 36 e anche loro erano su un gommone sgonfio e si rischiava una tragedia. In mattinata, la Guardia di finanza ha intercettato e soccorso un altro gommone con a bordo 23 immigrati, fra cui 10 donne. Al momento dello sbarco a molo Favarolo è stato accertato che, nel gruppo, c’erano anche la donna incinta e il ragazzo sordomuto.
Tutti hanno riferito di essere originari di Camerun, Guinea, Costa d’Avorio, Mali, Gambia e Burkina Faso.
Lunedì, sull’isola, erano giunti in 55. Gli ultimi sono stati 9 migranti che sono stati bloccati sulla spiaggia della Guigia, dopo la segnalazione di alcuni residenti. Intanto, restano in attesa di un porto sicuro i 293 migranti che, con diverse operazioni, sono stati soccorsi dalla Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere.
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