Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Agrigento, scommesse illegali e truffa: ecco i beni confiscati a Schembri

Confiscati  beni per 500 mila euro a Davide Schembri,  imprenditore agrigentino del settore di giochi e scommesse. Ad eseguire il provvedimento della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo è stata la Dia di Agrigento. L’imprenditore quarantottenne, difeso dagli avvocati Valentina Castellucci e Daniela Posante, è stato sottoposto anche alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 2 anni per la «pericolosità sociale generica». È stata esclusa infatti, per l’imprenditore, l’ipotesi di pericolosità sociale qualificata perché «non è mai stato imputato – è stato scritto dal giudice della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo – per la partecipazione al sodalizio mafioso e anche se nei procedimenti penali “Game Over”, “Galassia” ed “Apate” siano coinvolti anche soggetti mafiosi, nessun giudice ha mai affermato che egli abbia in qualche modo favorito il sodalizio mafioso». Secondo la Dia sarebbe stato attuato un esercizio abusivo di gioco e scommesse e truffa aggravata, «commessi per ottenere un ingiusto profitto in danno dello Stato, sfruttando società estere per indirizzare i proventi delittuosi dei flussi finanziari generati». Il nome dell’agrigentino, «entrato nell’organizzazione di scommesse su siti esteri non autorizzati viene – è stato scritto nel provvedimento di confisca – dalle conversazioni citate nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Palermo». Il decreto di confisca riguarda una quota pari al 90 per cento del capitale sociale di una società austriaca, una quota pari al 50 per cento del capitale sociale di un’altra società austriaca, esercente l’attività di raccolta scommesse, in liquidazione, due autovetture di lusso: una Mercedes Glc coupè e una Audi Sb, polizze assicurative, conti correnti e depositi a risparmio.

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