Tre richieste di condanna ad Agrigento al processo scaturito dall’operazione «Sunlight drug», che il 9 novembre del 2019 ha fatto scattare cinque misure cautelari, nell’ambito di un’indagine che ipotizza un giro di spaccio di hashish, anfetamine, ecstasy e cocaina a San Leone e in particolare in piazzale Giglia dove la polizia, con pedinamenti e intercettazioni avrebbe documentato le prove dello spaccio. Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha chiesto 3 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a una multa di 16 mila euro, per il ventitreenne Angelo Battaglia, 3 anni e 14 mila euro per Alessandro Calogero Trupia, 31 anni, e Faisal Haouari, 28 anni. La pena richiesta è ridotta di un terzo per effetto del giudizio abbreviato scelto dai difensori degli imputati. L’indagine della polizia si è sviluppata nell’estate del 2018 a San Leone, frazione balneare maggiormente popolata e frequentata dai più giovani nei mesi più caldi dell’anno. La squadra mobile ha eseguito - tra maggio e settembre di quell’anno - appostamenti e intercettazioni, anche con l’ausilio di telecamere, che hanno permesso di portare alla luce, sostiene l’accusa, numerose cessioni di stupefacenti nel piazzale Giglia, cuore della frazione balneare. Gli indagati avrebbero spacciato noncuranti dei numerosi passanti e senza alcuna remora o precauzione. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati hashish, anfetamine, ecstasy e cocaina, per un totale di circa 250 grammi. Dopo la requisitoria del pm, il gup Giuseppe Miceli ha rinviato l’udienza al 13 febbraio per le arringhe dei difensori: gli avvocati Leonardo Marino, Arnaldo Faro, Salvatore Pennica e Ninni Giardina. Il processo si è trascinato fra problemi di notifiche e trasferimento del giudice al quale era stata inizialmente assegnata l’udienza preliminare. Un altro imputato ha chiesto la messa alla prova e il procedimento è stato sospeso nell’attesa dello svolgimento del lavoro di pubblica utilità, la posizione di un altro è stata stralciata per ragioni procedurali legate alla notifica mentre il sesto giovane coinvolto è irreperibile.