Agrigento

Sabato 23 Novembre 2024

"Anziana morta in clinica dopo una caduta dal letto": 2 sanitari rinviati a giudizio a Sciacca

Tribunale di Sciacca

Il Gip del tribunale di Sciacca, Antonio Cucinella, ha disposto il rinvio a giudizio di S.A. (infermiera professionale) e T.M. (OSS), per il reato di omicidio colposo, per la morte di un'anziana donna di Campobello di Mazara, Rosa Manzo. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 15 dicembre. I due rinviati a giudizio sono operatori sanitari della clinica di Sciacca, Fondazione Maugeri. La signora Manzo, 79 anni, il 29 aprile 2018 cadde dal letto. Secondo l’accusa, la donna, che era in stato di coma, sarebbe stata spostata dai sanitari probabilmente per essere sottoposta alle pulizie personali, ma durante queste operazioni sarebbe caduta battendo la testa e perdendo la vita a causa del trauma cranico. Secondo la Procura di Sciacca, alla base dell'incidente vi fu “la non idoneità dell’imbracatura utilizzata dai sanitari per lo spostamento”, imbracatura che, sempre secondo l’accusa, “si presentava alla vista logora e consunta”. Le indagini sono state coordinate dal pm Del Turco. A rappresentare i figli dell’anziana deceduta sono stati gli avvocati Giuseppe Accardo (per Tilotta Maria), Gioacchino Minutella (per Tilotta Giuseppe e Giovanni) e Pietro Minutella (per Tilotta Giuseppa). “Esprimiamo soddisfazione per il rinvio a giudizio di entrambi gli indagati - ha dichiarato l’avvocato Accardo - ovviamente il quadro accusatorio ha retto l’attento vaglio del Gip. Dunque siamo convinti che la colpevolezza degli indagati verrà acclarata ogni oltre ragionevole dubbio nel corso del dibattimento. Auspichiamo che si faccia chiarezza su ogni dettagli di questa triste vicenda”. Sul punto è intervenuto anche l’avvocato Gioacchino Minutella, che ha affermato: “Dopo oltre due anni dall’originaria fissazione della prima udienza (rinviata prima per l’emergenza Covid e dopo per incompatibilità del Gup procedente) finalmente registriamo uno slancio della fase processuale. Siamo sicuri che le ragioni della signora Manzo troveranno conforto nelle aule di Tribunale”.

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