Stefano Spoto, 44 anni, è morto colpito da un fulmine mentre metteva al riparo un gregge di pecore a Casteltermini. L’uomo, sposato e padre di due figli, è stato trovato in terra, ieri pomeriggio, accanto all’ombrello e al suo cellulare da un agricoltore che passava a bordo di un trattore. L’uomo ha dato l’allarme al 118 ma il medico dell’ambulanza non ha potuto far niente se non accertare il decesso per folgorazione.
Secondo quanto è stato ricostruito, Spoto, impiegato in un’azienda vitivinicola, ieri pomeriggio, mentre era in corso un violento temporale, era accorso in contrada Casuso, nella parte alta del paese, nei pressi del camposanto, dove la famiglia ha una casa colonica. Ombrello alla mano stava tentando di fare entrare dall’area recintata nell’ovile, le pecore di proprietà del padre ultraottantenne. Aveva preferito recarsi lui in campagna, per non fare bagnare l’anziano genitore. Ed è proprio mentre faceva rientrare gli animali, per metterli al sicuro, che è stato colpito da un fulmine. I funerali di Spoto sono stati fissati per domani (12 agosto), alle 16,30, alla chiesa Madre di Casteltermini.
Il cordoglio del sindaco
«La comunità è attonita e ammutolita. Una tragica fatalità porta via un bravissimo ragazzo, un gran lavoratore, un marito e un padre esemplare». Lo ha detto il sindaco di Casteltermini, Gioacchino Nicastro, dopo la morte di Stefano Spoto, imprenditore agricolo morto dopo essere stato colpito da un fulmine. «L’intera amministrazione comunale, presidente del Consiglio e tutta l’assise si uniscono all’immenso dolore che ha colpito la famiglia - ha aggiunto - Interpretando il comune sentimento della cittadinanza, proclamo il lutto cittadino durante lo svolgimento delle esequie, che ancora non sono state fissate».
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