La nave San Marco della Marina militare è attraccata a Cala Pisana, a Lampedusa. Imbarcherà, durante la giornata, 600 dei 1.850 migranti ospiti dell’hotspot di contrada Imbriacola. A piccoli gruppi, i migranti - già pre-identificati e sottoposti al tampone rapido per la diagnosi del Covid - verranno trasferiti dalla polizia a Cala Pisana. Nella struttura di primissima accoglienza, se non vi saranno approdi durante la giornata, dovrebbero rimanere 1.250 persone, a fronte di 350 posti disponibili. I trasferimenti dovrebbero continuare, con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera, anche nella giornata di domani, per alleggerire in maniera consistente le presenze e consentire che sia l’interno che l’esterno dei padiglioni vengano ripuliti e sanificati. Fino a stamani c'erano sacchi della spazzatura, traboccanti di resti di generi alimentari, cartacce e bottiglie di plastica; vestiti gettati alla rinfusa e una distesa infinita di bottiglie di plastica lungo i corridoi che portano ai bagni dove è ancora impossibile entrare a causa dei bisogni fisiologici e dell’odore nauseabondo. Nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivato ed ha fatto un sopralluogo il direttore centrale dei Servizi civili per l'immigrazione e l’asilo, il prefetto Michela Lattarulo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno. Il Comune è fiducioso. Dice il sindaco Filippo Mannino: «I migranti, ben 600, che verranno imbarcati sulla nave San Marco della Marina militare, verranno portati a Porto Empedocle. Domani, probabilmente, la stessa nave tornerà a Lampedusa per imbarcarne altri 600. Stasera, migliorate leggermente le condizioni meteo, con il traghetto di linea Cossydra verranno spostati un altro centinaio di ospiti. Contiamo entro lunedì di svuotare completamente l'hotspot». Mannino sta seguendo al molo Favarolo le prime operazioni di trasferimento dei migranti. «Ieri- aggiunge - è stata fatta un’operazione straordinaria di pulizia della struttura di primissima accoglienza . E oggi sia il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che il direttore dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo, il prefetto Michela Lattarulo, faranno un sopralluogo all’hotspot di contrada Imbriacola. Poi verrà fatta una riunione, con le forze dell’ordine e i gestori del centro d’accoglienza, - ha concluso Mannino - per valutare cosa sta accadendo e come comportarsi». L’estate è, del resto, appena cominciata e i flussi di migranti, rispetto agli anni passati, sono già molto più numerosi.