Quattro approdi, con 140 migranti, nel giro di poche ore durante la mattina, e altri quattro sbarchi, la notte scorsa, con 168 persone (308 in totale). Lampedusa continua ad essere sotto assedio. Non si fa neanche in tempo ad alleggerire l’hotspot dell’isola - con trasferimenti con i traghetti, navi quarantena e la nave Diciotti della Capitaneria - che i nuovi arrivi fanno cristallizzare l’emergenza. La maggior parte dei migranti proviene da Marocco, Tunisia, Egitto, Sudan, Etiopia. Durante la notte, un’imbarcazione di 10 metri con a bordo 61 persone è riuscita a raggiungere autonomamente Cala Croce. I diversi gruppi sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove, nonostante i trasferimenti, ci sono circa mille persone. «Agrigento è una provincia abituata al fenomeno dei migranti, al momento a Lampedusa c’è la nave Diciotti che imbarcherà almeno 500 persone. Siamo abbastanza attrezzati, ma c’è una situazione molto complessa: problemi politici dei Paesi del Nordafrica e grave crisi economica, dovuta anche ai cambiamenti climatici, del Magreb. Lo scorso anno abbiamo avuto 37 mila migranti sbarcati, non è escluso che adesso supereremo anche questi numeri». L’ha detto, a margine dell’inaugurazione della nuova area di transito per migranti a Porto Empedocle, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa. «La struttura di transito nasce dalla volontà del prefetto e dalla collaborazione di tutti. Abbiamo sentito l’esigenza di creare - ha aggiunto - un presidio per migranti, visto che la tensostruttura di Porto Empedocle è inagibile e quindi c’era necessità di garantire un punto di sosta, un presidio sanitario e delle forze dell’ordine per tutti i migranti che arriveranno. Una struttura che funzionerà quando vi sarà bisogno».