A Lampedusa, la porta d’Europa, come ricorda il monumento realizzato dall’artista Mimmo Paladino in memoria dei migranti che hanno perso la vita in mare. Un luogo di frontiera che ci interroga sul destino del Mediterraneo, sulle fratture e i conflitti che lo attraversano. Un luogo simbolo dell’accoglienza e della volontà di dialogo. Qui oggi (28 aprile) abbiamo discusso di incontro tra culture, sviluppo sostenibile e dell’importanza di avviare un percorso di pace attraverso la creazione di un Forum che possa svolgersi sull’isola». Lo ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico con un post sui social dopo la visita a Lampedusa.
«L’Europa quando si parla di profughi e immigrazione - ha aggiunto - deve fare, collettivamente, la propria parte perché, qui, in Italia, in passato, ci siamo sentiti lasciati soli e invece l’Europa, tutta insieme, deve lavorare alla gestione dei flussi migratori che non si fermeranno mai. Ma deve fare la sua parte, adesso, con la guerra in Ucraina. L’Italia lo sta già facendo, dimostrando grande accoglienza e generosità. I profughi sono profughi e non c’è distinzione». «Ogni sede di dialogo tra popoli può contribuire alla conoscenza e comprensione reciproca e a ricercare strade per prevenire i conflitti e rafforzare la cooperazione», conclude.
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