Il processo è stato chiesto dalla Procura della Repubblica del tribunale di Agrigento per Luigi Lalomia che il 30 maggio 2021 a Canicattì investì il consuocero Mario Vincenzo Lauricella provocandone la morte il 16 luglio successivo dopo oltre due settimane di atroci sofferenze. E' stata fissata infatti per il 2 maggio prossimo l'udienza preliminare ad Agrigento a carico Lalomia, 75 anni pensionato di Canicattì. Nel corso dell’udienza il Gup del tribunale di Agrigento dovrà decidere l’eventuale processo nel corso del quale Lalomia dovrà difendersi dalle accuse di omicidio aggravato e premeditato, minacce aggravate anche nei confronti della futura nuora, e di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere A chiedere il processo è' stata il sostituto procuratore della Repubblica Paola Vetro, titolare delle indagini aperte subito dopo che Lalomia si recò nella casa di campagna del futuro consuocero investendolo con il proprio furgone. La vittima morì il 16 luglio successivo a Messina a causa delle gravi ferite riportate. Motivo scatenante dell'investimento premeditato il tentativo di Lalomia, pensionato, di impedire il matrimonio tra il proprio figlio e la figlia della vittima. I due giovani comunque avevano confermato in precedenza l'intenzione di convolare a nozze nonostante l'avversione del padre di lui. Il matrimonio comunque non è stato mai celebrato dopo la morte di Mario Lauricella, 61 anni carrozziere. La vittima aveva moglie due figli. L'aggressore da subito si è sempre difeso sostenendo che non era sua intenzione investire il futuro consuocero ma di essere stato colto dal panico per la reazione inaspettata di Lauricella padre e figlia. L'udienza preliminare si svolgerà a maggio in tribunale ad Agrigento. I familiari di Lauricella nel corso dell’istruttoria sono stati assistiti da un legale e sicuramente si costituiranno parte civile nel giudizio.