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I 7 bengalesi morti di freddo sul barcone, il prefetto di Agrigento: «Saranno rimpatriati»

I soccorso prestati la notte del 21 gennaio al largo di Lampedusa

«È una circostanza che aggiunge dolore a dolore. Stiamo facendo la nostra parte, le salme saranno collocate in una struttura di Piano Gatta perché il loro paese di origine ha messo in moto un meccanismo per poterli trasferire nel loro Stato. Agrigento sarà quindi un punto di transito». Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa alla banchina di Porto Empedocle mentre stava attraccando il traghetto Sansovino con a bordo le salme dei 7 bengalesi morti assiderati. «A Lampedusa ci sono già stati dei funzionari che hanno proceduto per il riconoscimento, penso che torneranno martedì o mercoledì per ultimare l’iter e far tornare in patria - ha concluso Cocciufa - le vittime di questa ennesima tragedia».

L'omaggio dei sindaco: un mazzo di fiori e una rosa rossa sulle bare

«Stasera abbiamo accolto questi 7 ragazzi che avevano grandi speranze e la loro vita è finita in niente. Conoscevo da medico il fenomeno e lo strazio di questi viaggi, oggi da sindaco ospito questi poveri sfortunati». Lo ha detto il sindaco di Agrigento Franco Miccichè al cimitero di Piano Gatta dove sono stati collocati i 7 feretri dei giovani bengalesi. Il sindaco ha deposto su ogni bara, che riporta solo dei numeri e dei disegni, un mazzo di fiori e una rosa rossa.

Le bare non andranno più a Palma di Montechiaro

Le bare sono state caricate stamani sul traghetto di linea e una volta sbarcate non andranno più al cimitero di Palma di Montechiaro, dove è stata annullata la cerimonia d’addio prevista per domattina (31 gennaio), ma in quello di Piano Gatta ad Agrigento. L’ambasciata del Bangladesh ha fatto infatti richiesta di un eventuale rimpatrio delle salme all’esito dei riconoscimenti a cui si sta già lavorando. A coordinare il trasferimento e il cambio di destinazione delle salme è la Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale. I feretri dei giovani morti per ipotermia non verranno dunque seppelliti, s’attenderà il riconoscimento e l’eventuale rimpatrio. Sul traghetto di linea Sansovino, stamani, oltre alle 7 bare, sono stati imbarcati 70 migranti ospiti dell’hotspot di Lampedusa: 50 andranno su una nave quarantena per il periodo di sorveglianza sanitaria antiCovid e gli altri 20, minori non accompagnati, verranno invece trasferiti al Villa Sikania a Siculiana.

 

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