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Non truccò una testimonianza, assolto in appello l'ex sindaco di Licata Balsamo

Per l'accusa in qualità di avvocato aveva ingaggiato una donna con 200 euro per mentire in udienza, raccontando una falsa versione dei fatti, per fare vincere la causa

Assolto per non avere commesso il fatto dall’accusa di falsa testimonianza: i giudici della Corte di appello di Palermo hanno scagionato Angelo Balsamo, ex sindaco di Licata, che era a processo per un reato che gli è stato contestato nella qualità di avvocato. Balsamo era stato condannato in primo grado a 2 anni e 6 mesi di reclusione.

Reato prescritto per Francesca Bonsignore, 59 anni, che sarebbe stata ingaggiata con 200 euro per mentire in udienza raccontando una falsa versione dei fatti per fare vincere la causa, legata a una richiesta di risarcimento dopo un incidente stradale, alla cliente dell’avvocato Balsamo.
Secondo i giudici, il fatto sarebbe stato architettato ad insaputa del legale che, all’epoca dei fatti, quando fu arrestato, il 13 gennaio del 2014, era sindaco di Licata. La vicenda è legata ad un incidente stradale avvenuto a Licata in cui era stato coinvolto un ragazzo con uno scooter.
Balsamo, secondo l’accusa adesso smentita all’esito del processo, in qualità di avvocato avrebbe «truccato» una testimonianza per fare ottenere a una cliente il risarcimento del danno al figlio.

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