Recise, tagliando i tiranti che sorreggevano il vigneto, 1.500 piante di vite. Il danneggiamento – che ha le sembianze di un avvertimento – è stato messo a segno in contrada Muxarello, in territorio di Aragona. Ad essere preso di mira è stato il titolare di un’azienda agricola che ha sede a Santa Elisabetta. L’uomo, un quarantacinquenne, nel pomeriggio di venerdì, s’è presentato alla stazione dei carabinieri di Aragona ed ha raccontato – e denunciato – quanto aveva scoperto nei giorni precedenti. Perché il danneggiamento, denunciato appunto soltanto venerdì pomeriggio, sarebbe stato messo a segno nella seconda metà del mese di agosto. Ad agire, a quanto pare, qualcuno che è stato capace di non lasciare né tracce, né indizi dietro di se. Il danno provocato all’imprenditore agricolo, anche se ancora non esattamente quantificato nell’ammontare, è ingente. I carabinieri della stazione di Aragona, che sono coordinati dal luogotenente Paolino Scibetta, dopo aver raccolto la denuncia a carico di ignoti hanno subito avviato l’attività investigativa. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento che è stata immediatamente notiziata, non si preannuncia affatto semplice, ma i militari dell’Arma non sembrano intenzionati a demordere. L’obiettivo è, naturalmente, riuscire ad identificare i responsabili dell’avvertimento. Appena qualche giorno prima, ma in contrada Fico Troiana a Racalmuto, s’è registrato un altro danneggiamento: in quel caso è stato raso al suolo, provocando danni per circa 5 mila euro, di un cinquantenne molto noto e stimato nel paese. L'articolo nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia