Agrigento

Venerdì 22 Novembre 2024

Anche condannati per mafia col reddito di cittadinanza, scoperti altri 35 furbetti a Sciacca

Guardia di finanza

Trentancinque indagati che avrebbero percepito illegalmente il reddito di cittadinanza in altrettanti procedimenti della Procura della Repubblica di Sciacca nei quali si contesta un falso speciale introdotto proprio per questa fattispecie oltre all’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Quest’ultima imputazione trasferisce la competenza al tribunale in composizione collegiale. Ci sono anche condannati per mafia che non avrebbero potuto beneficiarne e che, invece, avrebbero ricevuto il reddito di cittadinanza. Le indagini sono state svolte a Sciacca e Ribera, ma anche in qualche comune trapanese che rientra sotto la competenza della Procura della Repubblica di Sciacca. Tra i soggetti che avrebbero ricevuto il reddito di cittadinanza anche soggetti sottoposti a custodia cautelare e che non avrebbero potuto beneficiarne. E poi chi sarebbe stato scoperto ad effettuare lavoro in nero e che percepiva il reddito di cittadinanza. Ci sarebbero anche soggetti che hanno dichiarato, nel carico familiare, dei figli, ma che, invece, erano stati allontanati dal Tribunale per i Minorenni e che, pertanto, non sono più conviventi. Ed ancora, tra gli stranieri, chi non avrebbe avuto i 10 anni di residenza necessari per ricevere il reddito di cittadinanza. Le indagini sono state coordinate dai sostituti procuratori Michele Marrone e Roberta Griffo e svolte dalla compagnia di Sciacca della Guardia di Finanza guidata dal capitano Giorgio Iozzia. Quest’attività ha impegnato parecchi uomini delle Fiamme gialle che hanno verificato centinaia di posizioni e che per 35 sono giunti alla determinazione che sarebbe stato commesso un falso e che ci sarebbe stata un’indebita percezione del reddito di cittadinanza. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Trapani, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia. 

leggi l'articolo completo