Un arresto e una denuncia per un furto di auto a Canicattì. Venerdì notte, intorno alle 2, un brigadiere della compagnia dei carabinieri di Canicattì, tornando a casa dopo la fine del servizio, si è accorto che in via Livatino, nel pieno centro abitato di Canicattì, un'auto di grossa cilindrata spingeva una Lancia Y. Una situazione che ha insospettito il militare che ha deciso così di intervenire tentando di fermare le due auto. I due a bordo dei rispettivi mezzi, invece di fermarsi, hanno accelerato fuggendo. Il brigadiere ha dato così l’allarme alla Centrale Operativa della Compagnia dei Carabinieri di Canicattì e nel frattempo è riuscito a raggiungere le due auto. Uno dei due è stato bloccato, mentre il secondo è stato rintracciato sul tetto di una casa di via Monti, dove si era nascosto, dai poliziotti del commissariati di Canicattì, che nel frattempo erano accorsi in aiuto. Condotti in caserma, i due fermati sono stati identificati e accusati del furto della Lancia Y. Uno è stato arrestato, mentre per l’altro – nei confronti del quale, durante l’ultimo mese, il Commissariato di Canicattì aveva già proceduto a ben 5 denunce per reati contro il patrimonio – è scattata la denuncia per concorso nel furto aggravato dell’auto e per la resistenza e le minacce rivolte ai pubblici ufficiali. C.F., messo agli arresti domiciliari è stato giudicato l'indomani: il giudice ha convalidato l'arresto e gli ha applicato la misura del divieto di dimora a Canicattì.