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Olii e gas inquinanti, sequestrato impianto industriale a Ribera

La Guardia di finanza di Sciacca ha eseguito il decreto di sequestro preventivo di un vasto complesso industriale, di oltre 19 mila metri quadri, a Ribera, per l’estrazione dell’olio dalle sanse e la raffinazione di oli a uso alimentare.

Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip Alberto Davico su richiesta del sostituto procuratore Michele Marrone, per gravi violazioni penalmente rilevanti alla vigente normativa in materia ambientale. Le indagini culminate con il sequestro sono state avviate nel mese di dicembre 2020, durante l’ultima campagna olearia, dopo che alcuni militari in servizio di controllo economico del territorio lungo la strada statale 115 avevano notato anomale e ingenti emissioni di fumi nell’aria provenienti dall’industria alimentare.

I successivi accertamenti effettuati dall’Arpa hanno confermato l’inefficace contenimento delle emissioni diffuse dei gas, cui si aggiungevano il mancato smaltimento delle ceneri derivanti dalla combustione e lo scarico delle acque reflue industriali in un affluente del fiume Magazzolo, senza il preventivo trattamento di depurazione chimico-fisico e biologico. Gli impianti industriali dello stabilimento, attivo dai primi anni '80, non erano stati adeguati alle modifiche normative in materia ambientale intervenute negli ultimi quarant'anni. Contestati pure numerosi inadempimenti alla normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, che vanno dalla mancanza di dispositivi di protezione contro le cadute dall’alto, fino all’inadeguatezza dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori.

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