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Vaccini, sistemi anti-intrusione negli ospedali di Agrigento e Sciacca per evitare i furti

Serve proteggere i congelatori installati nelle farmacie ospedaliere del «San Giovanni di Dio» di Agrigento e del «Giovanni Paolo II», quelli dove vengono riposti - a temperatura adeguata - i vaccini anti-Covid. La direzione strategica dell’azienda sanitaria provinciale ha così deciso di dotare le farmacie ospedaliere di appositi impianti anti intrusione collegati con le centrali operative delle forze dell’ordine «per prevenire e proteggere – hanno scritto dall’Asp – eventuali fatti delittuosi, compresi i potenziali furti di vaccini ant i-Covid-19».

È stato dunque autorizzato l’affidamento diretto alla ditta Simel di Agrigento della fornitura e messa in opera degli impianti di allarme, di anti intrusione, ma anche sistemi per rilevare le anomalie delle temperature dei congelatori adibiti alla conservazione del vaccino. La spesa complessiva per far fronte a questo affidamento ammonta a 22.698 euro, somma che graverà sul bilancio aziendale 2021.

Al presidio ospedaliero di Sciacca, a fine anno, c’è stato anche un sopralluogo dei carabinieri per la tutela della salute nucleo antisofisticazione (Nas) di Palermo. E i militari hanno messo in evidenza la mancanza di un sistema di registrazione della temperatura del congelatore installato nella farmacia. I due congelatori, recentemente acquistati dall’Asp, «sono risultati mancanti di apposito impianto di allarme di rilevazione di anomalia di temperatura – ha scritto l’Asp di Agrigento -, caratteristica essenziale per una corretta conservazione del vaccino». Per cui s’è ritenuto indispensabile procedere all’implementazione di adeguato e tecnologicamente avanzato impianto di allarme per rilevare, appunto, eventuali anomalie di funzionamento dell’apparecchiatura.

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