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In giro senza mascherine e assembramenti, stretta sui controlli anti-Covid ad Agrigento

Ancora un week end di controlli anti-Covid fra Agrigento e provincia, monitoraggi e verifiche che hanno portato – ad opera dei carabinieri – all’elevazione di sanzioni, a quanti non si sono attenuti alle varie prescrizioni per frenare il contagio, ma anche a denunce alla Procura.

Il tutto mentre, ieri, il ministero rilevava 13 nuovi contagi per questa provincia e l’Asp, per sabato, ne contrassegnava 31. Cinque, inoltre, i ricoveri che hanno portato a complessivi 44 gli agrigentini che si trovano fra ospedali e strutture lowcare.

Cinque le sanzioni elevate dai carabinieri – per non aver rispettato Dpcm e ordinanza del presidente della Regione – a Raffadali. I militari dell’Arma della compagnia di Agrigento, così come tutti quelli del comando provinciale, sono stati impegnati a scongiurare eventuali assembramenti e a verificare il rispetto degli spostamenti da un Comune all’altro.

Ed è proprio durante i capillari controlli anti-Covid, con un maxi schieramento di pattuglie su tutto il territorio, che i carabinieri hanno fatto scattare anche due denunce alla Procura per detenzione e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Un empedoclino di 21 anni e un agrigentino di 58, in altrettanti posti di verifica allestiti a Porto Empedocle e nel rione commerciale del Villaggio Mosè, sono stati trovati in possesso di coltelli a serramanico. Armi bianche che erano sistemate sulle due auto. Al ventunenne empedoclino è stato sequestrato un coltello di 16 centimetri, mentre all’agrigentino uno da 17 centimetri. Sul territorio provinciale sono state schierate anche le pattuglie delle altre forze dell'ordine.

L'articolo completo sul Giornale di Sicilia. 

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