Agli arresti domiciliari in casa dai suoceri e lontano da Canicattì con il braccialetto elettronico. E' questa la decisione del Gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, accogliendo la richiesta di attenuazione della custodia cautelare in carcere per l'uomo accusato di violenza sessuale sulla figlia tredicenne.
L'uomo, che ha sempre respinto tutte le accuse, ha potuto lasciare il carcere grazie alla disponibilità dei genitori della moglie che l'hanno accolto in casa. Anche la figlia maggiorenne e la coniuge lo hanno difeso ritenendo infondate le accuse della tredicenne che ha riferito ad un'amica gli episodi che sarebbero avvenuti quando era rimasta sola in casa con il padre cinquantenne.
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