Una caduta in bagno e la morte, a distanza di diversi giorni dall’infortunio nel quale aveva rimediato la frattura della mandibola e del setto nasale e un trauma cranico. Pietro Chiarenza, il sessantaquattrenne di Grotte, reo confesso dell’omicidio del fratello Roberto, 56 anni, giudicato totalmente incapace di intendere e volere in seguito a una perizia e per questo detenuto in una comunità della provincia di Agrigento dopo un iniziale periodo di carcerazione, è morto.
Il terzo fratello, adesso, ha presentato una denuncia ai carabinieri dando incarico al suo legale Loretta Severino di sollecitare indagini che chiariscano se i soccorsi sono stati tempestivi e quali sono le tempistiche precise dell’e p isodio che, secondo la difesa dello sfortunato grottese, presenterebbero troppi aspetti da chiarire.
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