èèLa parte civile, ovvero la difesa dei familiari della vittima, ha depositato una consulenza tecnica di parte. Il legale dell’imputato, che aveva presentato nelle udienze precedenti la sua relazione con la finalità - opposta - di dimostrare una dinamica dell’incidente che scagiona l’automobilista, conferma la strategia processuale del giudizio abbreviato. Il 13 marzo ci saranno la requisitoria del pubblico ministero e learringhe di parte civile e della difesa. Il processo, in corso davanti al giudice dell’udienza preliminare Alessandra Vella, è quello in cui è imputato, con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e omicidio stradale, Gaetano Agozzino, 72 anni, che avrebbe travolto e ucciso con la sua Fiat Stilo un motociclista - Leonardo D’Amico, agente di commercio di 48 anni, di Sambuca di Sicilia -, morto dopo quasi un mese di agonia. L’incidente è avvenuto, nei pressi di contrada Maddalusa, il 9 maggio del 2018 in occasione della tappa agrigentina del Giro d’Italia di ciclismo. L’anziano, secondo quanto ipotizza la Procura, della Repubblica avrebbe violato l’ordine degli addetti dell’Anas, che gli avevano imposto di non passare perché si sarebbe trovato davanti la carovana di auto e mezzi al seguito della tappa, rimuovendo le transenne e investendo la moto di D’Amico che sopraggiungeva. Il motociclista morì dopo tre settimane di agonia. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento-Caltanissetta-Enna del Giornale di Sicilia.