Il direttore aveva invitato alla restituzione delle somme non dovute, ma solo uno degli utenti si è recato presso l'ufficio postale di contrada Perriera, a Sciacca, per riconsegnare quanto aveva prelevato. Diego Sabella, pensionato saccense è stato infatti l'unico a riportare indietro i 900 euro erogati dal Postamat impazzito ma sarebbero almeno una dozzina, dice Giuseppe Pantano sul Giornale di Sicilia in edicola, i correntisti di Poste Italiane che, allo sportello, a causa di un evidente guasto tecnico, hanno ricevuto una somma diversa a quella che avevano richiesto attraverso la propria carta. E se c’è stato chi ha ricevuto meno dell’importo che aveva digitato (provvedendo tempestivamente a reclamare), in altri casi il sistema ha consegnato un numero di banconote superiore rispetto alla somma indicata, addirittura fino a 1.500 euro.
"Quando sono tornato in autona – dice Diego Sabella – e ho contato i soldi, ho visto subito che erano tanti, molti di più di quelli che avevo richiesto. Era già sera e non potevo fare altro che aspettare l’indomani mattina. Mi sono presentato alle 9 all’ufficio postale e ho visto che c’erano alcuni in attesa perché avevano ritirato meno di quanto avevano richiesto. Ero l’unico in quei momenti a dovere restituire una somma consistent"». Sabella poi non rinuncia a una battuta spiritosa: "In questo periodo, con il pagamento dell’Imu e di altre scadenze che incombono, mi avrebbero fatto comodo quei soldi, ma non ci ho pensato un attimo e anzi non vedevo l’ora che aprisse l’ufficio per restituirli perché nella mia vita ho sempre desiderato quello per cui ho lavorato e che mi spettava".