Un ritardo di 70 minuti nel praticare il taglio cesareo e un danno biologico permanente del 90 percento. Per questo motivo una famiglia ha chiesto il risarcimento di 7.465.834,60 euro all'Asp di Agrigento dinanzi al tribunale.
Nel corso del giudizio, il legale del genitore ha proposto una definizione transattiva, a totale chiusura del procedimento, con il riconoscimento di una cifra omnia di 1.400.000 euro. Si chiude così, davanti ad un giudice del palazzo di giustizia di Agrigento, quanto sarebbe avvenuto il 30 giugno del 2012.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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