Continuano gli sbarchi a Lampedusa. In 48 ore sono sbarcati 791 immigrati, tunisini per la maggior parte. La Prefettura di Agrigento, imbarcando poco più di 250 persone, ha disposto una corsa speciale dall'hot spot di Lampedusa a Porto Empedocle, per alleggerire le presenze sull'isola. Nella struttura di contrada Imbriacola, che può ospitare circa 95 persone, resteranno così circa 300 migranti. La corsa è stata istituita perché quella regolare giornaliera oggi non era in programma. A tutti i migranti in partenza sono stati già fatti i test sierologici anti-Covid: i primi 100 risultati sono arrivati e sono negativi. La raffica di sbarchi non si interrompe. In tre distinte imbarcazioni sono arrivati 143 migranti. Le due "carrette" e un barchino sono stati agganciati, nelle acque antistanti l'isola, dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. I trasferimenti per Porto Empedocle, con i due traghetti di linea (uno la mattina e l'altro la sera), proseguono ormai quotidianamente. Il Governatore Musumeci l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza nel corso della visita che hanno compiuto stamane a Lampedusa, hanno effettuato un sopralluogo anche nell'hotspot dell'isola che dopo gli sbarchi delle ultime ore ospita oltre 700 migranti, sette volte la capienza massima prevista. Il governo regionale ha già inviato tutto il materiale necessario per effettuare i tamponi sugli ospiti della struttura, che sono in quarantena; entro lunedì saranno inviate anche le attrezzature per effettuare tamponi e test sierologici veloci. La Regione ha provveduto così a reperire in tempi rapidi il materiale sanitario, così come avvenuto anche per la nave quarantena Moby Zazà, sostituendosi all'Usmaf, l'Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera che avrebbe dovuto garantire la fornitura dei test. Musumeci e Razza hanno visitato anche il Poliambulatorio dell'isola, che dipende dall'Asp di Palermo, per un esame del progetto che prevede la sua trasformazione in un vero e proprio ospedale al servizio dell'isola. Intanto il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, invita il premier Conte ad interessarsi delle gestione dei nuovi sbarchi. "Il governatore Nello Musumeci è qui a prendere coscienza di quello che sta accadendo - ha detto -, mentre è da tempo che invito il presidente del consiglio Giuseppe Conte a venire a Lampedusa per controllare lo stato di emergenza ricevendo come unica risposta un silenzio assordante. Per questo chiedo ufficialmente che il premier venga con Musumeci o ci convochi a Roma per esaminare lo stato di calamità".