Hashish, marijuana e cocaina erano la merce che alimentava il traffico di droga nel cuore della Sicilia. La polizia di Agrigento ha eseguito 15 misure cautelari, firmate dal gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, tra i comuni di Agrigento, Favara e Canicattì per i reati di traffico di sostanze stupefacenti.
Le indagini dei poliziotti della squadra mobile sono partite da due giovani donne che hanno svelato una fitta rete di spaccio di stupefacenti di varia natura, gestita con spregiudicate modalità imprenditoriali, alla luce del sole ed anche in luoghi della città sensibili. Circostanze che determinano aggravanti.
Gli indagati sono complessivamente 21. Nove sono stati posti agli arresti domiciliari, quattro sono stati raggiunti dall'obbligo di dimora, uno dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e un altro ancora al divieto di soggiorno nel Comune di Agrigento.
Ai domiciliari sono stati sottoposti: Calogero Sorce, Cristina Schembri, Floriana Pia Pullara, Michele Bongiorno, Gabriele Gramaglia, Calogero Mulè, Carmelo Papia, Antonio Sciortino e Angelo Stagno.
L'obbligo di dimora, con prescrizioni di non allontanarsi dalla propria abitazione prima delle 7 e obbligo di farvi rientro entro le 21, è stato applicato a Antonio Baldacchino, Simona Schembri e Giovanni Lombardo.
Divieto di dimora nel Comune di Agrigento, invece, per Bah Ousmane al momento recluso per altre motivazioni nella casa circondariale "Pasquale Di Lorenzo".
E obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ogni martedì e venerdì tra le ore 17 e le 18, per Lorenzo Maria.
Per altri sei il giudice per le indagini preliminari Alessandra Vella ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura della Repubblica.
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