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In crescita nell’Agrigentino le frodi informatiche

Su un sito internet aveva trovato quella ginocchiera “miracolosa”, quella che – verosimilmente - cercava da tempo per provare a risolvere i suoi problemi. Non ha esitato un solo secondo ad ordinare la ginocchiera miracolosa e a pagare 70 euro. Ma quell’articolo contenitivo ortopedico a destinazione –ossia ad Agrigento – non è mai arrivato.

Dopo un po’ d’attesa, vana appunto, la donna ha provato –e c’è riuscita –a mettersi in contatto con i venditori. S’è però sentita rispondere, ed ha dello sconcertante, che per ricevere la ginocchiera doveva procedere ad altri acquisti. Ma non è stato questo l’unico caso di “incidenti” online per gli agrigentini vittime di truffe e frodi informatiche. Un’altra donna –sempre su un sito internet – aveva fatto un affare: era riuscita a trovare quel telefonino che le piaceva tanto per poco meno di 400 euro, anziché il prezzo ordinario di 800.

In questo caso, la vittima non è riuscita neanche più – dopo aver pagato tutto e aver inutilmente atteso – a ritrovare il portale internet: il sito è risultato essere infatti inesistente. E infine, sempre negli ultimi giorni, il caso di un uomo che – non è chiaro come – s’è visto prelevare dalla propria PostaPay 100 euro. Tutti e tre gli agrigentini truffati si sono presentati all’ufficio denunce della Questura – che ha sede alla caserma “Anghelone” –e hanno raccontato quanto, loro malgrado, sono stati costretti a subire. I poliziotti hanno raccolto le denunce, formalizzate a carico di ignoti, e hanno trasmesso gli incartamenti ai colleghi della Postale.

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