Si allarga l’inchiesta sui coniugi di Naro, in provincia di Agrigento, arrestati il 26 ottobre con l’accusa di avere segregato in casa il nipote disabile di 33 anni, legandolo al letto con una catena alla caviglia. Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha iscritto gli zii nel registro degli indagati anche con le accuse di peculato, falso e circonvenzione di persone incapaci. I due tutori, difesi dagli avvocati Teresa Alba Raguccia e Mauro Tirnetta, secondo quanto avrebbero accertato gli sviluppi dell’indagine, coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio, si sarebbero appropriati di circa 65 mila euro del trentenne disabile, trasferendoli sul loro conto e destinandoli «a spese personali». Per occultare la circostanza, inoltre, avrebbero falsificato i rendiconti che devono essere presentati periodicamente all’amministratore di sostegno.