Con una nuova assoluzione in appello è stato chiuso in maniera definitiva il procedimento contabile per danno erariale nei confronti di 12 amministratori comunali di Canicattì in carica nel 2003 quando approvarono una delibera con cui triplicavano il gettone di presenza. I consiglieri nella seduta del 16 ottobre 2003 con la delibera numero 78 portarono il vecchio gettone di presenza di 60 mila lire, equivalente a poco meno di 31 euro, a 100 euro. Per la Procura della Corte dei conti l'aumento era senza concreti motivi o previsioni di legge. In primo grado gli odierni imputati: il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura, l'ex parlamentare regionale Gaetano Cani, gli ex consiglieri Vincenzo Angelo Cuva, Giuseppe De Luca, Francesco Di Natale, Diego Ficarra, Rita Guarneri, Renato Li Calzi, Pietro Lionte, Ivan Paci e Mauro Zanchi nonché l'attuale consigliere ed assessore comunale Fabio Di Benedetto vennero assolti dalla Corte dei conti dall'accusa di danno erariale in pregiudizio del comune di Canicattì che fu costretto a liquidare duemila euro per spese legali ad ognuno degli undici consiglieri comunali convenuti in giudizio. Stesso discorso anche nell'appello intentato dalla Procura della Corte dei Conti che avrebbe auspicato la condanna dei consiglieri. Allora come oggi infatti il danno erariale ci sarebbe stato ma i responsabili non sono da cercare tra i consiglieri comunali che il 16 ottobre 2003 adottarono la delibera inquisita.