In una cattedrale senza fedeli l'arcivescovo di Agrigento, il cardinale don Franco Montenegro, ha celebrato ieri la Domenica delle Palme, con una messa che è stata trasmessa in streaming attraversi i canali ufficiali della Curia. Come annunciato dal cardinale, quella di quest'anno sarà una «Pasqua diversa».
Con le disposizioni anti Covid 19 in atto e con le chiese chiuse, i riti della Settimana Santa potranno essere celebrati soltanto in «streaming». «La passione di Gesù - ha detto l'arcivescovo durante l'omelia - si lega con quello che stiamo vivendo in questi giorni a causa del Coronavirus. Mi sembra che la passione di Cristo sia attuale: nella via Crucis di queste ultime settimane e nel calvario di tante persone, in famiglia, che improvvisamente si sono trovate a guardare negli occhi la malattia e spesso anche la morte. Quest'anno si è creato un intreccio stretto - ha proseguito monsignor Montenegro - tra la passione di Gesù e la nostra. La nostra sofferenza dentro quella di Gesù».
Ed ha aggiunto: «C'è la solitudine. Gesù resta solo, gli amici lo abbandonano. La solitudine di Gesù mi fa pensare a quella di ognuno di noi, causata dal virus. Ci hanno chiesto di restare a casa, evitare i contatti. Gesù nella sua solitudine estrema mi fa pensare a coloro che hanno contratto il contagio: i loro corpi sfiniti all'interno di reparti di terapie intensive senza contatto con l'esterno, soprattutto con i familiari. Al posto della corona di spine c'è un virus che drammaticamente porta lo stesso nome e che toglie anche il respiro».
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia