"Deve ritenersi che l'aver intimato all'insegnante illegittimamente di riprendere il servizio in una città, Genova, distante oltre mille km dalla propria residenza poneva la lavoratrice in una condizione di fatto del tutto assimilabile alla fattispecie di abbandono di persone incapaci. Il rifiuto di riprendere servizio non può pertanto assumere rilievo disciplinare, sicchè il licenziamento intimato alla ricorrente va considerato illegittimo",
Con queste motivazioni il giudice del lavoro Francesca Maria Parodi, del tribunale di Genova, ha dato ragione a un'insegnante agrigentina che aveva chiesto, non ottenendolo, un congedo per assistere lo zio disabile.
La docente, assistita dallo studio legale Arnone-Principato, con la collaborazione del docente universitario Massimiliano Marinelli, ha ottenuto il reintegro e la condanna del ministero dell'Istruzione a pagarle gli ultimi due anni di stipendio che, in seguito al licenziamento, dichiarato illegittimo, non le erano stati erogati.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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