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Prete aggredito dopo avere sedato rissa: sette alla sbarra

Sacerdote interviene per sedare gli animi e viene a sua volta picchiato: un gruppo di giovani aveva preso di mira un bar e lo stava devastando, distruggendo vetrate, sedie e altri oggetti mentre picchiavano a calci e pugni il fratello del titolare e una donna che si trovava all'interno.

Don Mario Sorce, parroco del Quadrivio Spinasanta, ha sentito le grida dal suo ufficio ed è sceso per calmare gli animi venendo, invece, a sua volta picchiato. Uno dei sette imputati, dopo alcuni passaggi interlocutori del processo, chiede il giudizio abbreviato.

Si tratta del trentaduenne Giuseppe Contrino: l'imputato, attraverso il suo difensore, l'avvocato Ninni Giardina, aveva chiesto di accedere all'istituto della cosiddetta «messa alla prova». L'istituto prevede l'estinzione del reato dopo lo svolgimento di un programma di lavoro socialmente utile e non retribuito oltre a un risarcimento alle vittime del reato.

L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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