
Chiesta la deroga delle indagini per altri sei mesi su Carola Rackete, comandante di Sea Watch, arrestata il 12 giugno in quanto avrebbe violato i primi alt della finanza che le vietò di avvicinarsi alle acque territoriali italiane. La richiesta è stata fatta dal pubblico ministero della procura di Agrigento, Gloria Andreoli. «La complessità della vicenda e i comprensibili ritardi della polizia giudiziaria rendono necessaria la proroga delle indagini», ha spiegato nelle motivazioni.
La trentunenne tedesca è indagata per tre ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale, commesse fra il 12 e il 29 giugno, giorno dell’arresto; danneggiamento e tre ipotesi di resistenza o violenza a nave da guerra. I difensori di Carola, gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento dell’ufficio diretto da Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella, potranno presentare memorie per opporsi alla prosecuzione delle indagini. A decidere sarà il gip Alessandra Vella la cui ordinanza di mancata convalida dell’arresto nei giorni scorsi è stata ritenuta corretta dalla Cassazione che ha respinto il ricorso della procura.
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