Acquisita l'ordinanza cautelare dell'operazione Kerkent nonchè alcuni documenti come il casellario giudiziale e quello dei carichi pendenti delle due presunte vittime di estorsione. Rigettate, invece, le altre richieste istruttorie relative alla produzione di altri documenti. Il processo riprende il 7 maggio con la requisitoria del procuratore generale. Gli imprenditori Ettore e Sergio Li Causi, padre e figlio, all'udienza precedente hanno confermato in aula le accuse nel processo di appello a carico del boss Antonio Massimino, 50 anni, accusato di avere imposto il racket a due noti costruttori agrigentini, e del suo presunto braccio destro Liborio Militello, di un anno più grande. «La prima volta - hanno raccontato - è venuto chiedere se potevamo farlo lavorare come piastrellista, subito dopo ci ha detto che lo mandavano quelli di Agrigento e che bisognava fare un regalino». In primo grado, il 19 aprile del 2018, il gup di Palermo, Fabrizio Molinari, ha deciso l'assoluzione di Massimino e la condanna di Militello a quattro anni di reclusione. L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia