Due fratelli sono stati arrestati per usura ed estorsione a Canicattì, in provincia di Agrigento. Si tratta di un'operazione congiunta carabinieri e polizia che hanno sottoposto a fermo un 63enne e un 69enne.
L’indagine è stata avviata lo scorso mese di febbraio dalla denuncia presentata da un imprenditore edile del posto. Su un prestito di 25 mila euro concesso nel 2016 all'uomo, dopo aver già ottenuto 80 mila euro, pretendevano ancora denaro dietro gravi minacce.
L’imprenditore, che nel frattempo era fuggito terrorizzato al nord con tutta la sua famiglia, non riuscendo più ad assecondare le richieste di denaro fatte dai due fratelli, si era rivolto ad entrambe sia alla polizia che ai carabinieri che, oltre a rassicurarlo, hanno sin da subito investigato congiuntamente attraverso pedinamenti, perquisizioni e intercettazioni.
Il blitz è scattato nel pomeriggio di ieri da parte di 20 uomini delle forze dell'ordine. Dopo aver rintracciato i due e aver effettuato la perquisizione domiciliare nei confronti degli indagati, l’autorità giudiziaria, considerato lo stato di pericolo incombente e ritenendo sussistere gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dei due, ha emesso il provvedimento di fermo.
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