La procura di Agrigento ha iscritto nel registro degli indagati l’ex presidente del consorzio universitario, Joseph Mifsud, l’uomo al centro dello scandalo Russiagate che avrebbe cercato di vendere un dossier contenente email rubate dai russi a Hillary Clinton, a George Papadopulos, consigliere della campagna elettorale di Donald Trump.
Il misterioso docente maltese di cui si sono perse le tracce del 2017, ritenuto da molti una spia russa, nei giorni scorsi, sulla base di un esposto dell’attuale presidente del consorzio universitario, Giovanni Di Maida, è finito il mirino dei pm agrigentini per le spese 'pazze' effettuate quando era a capo dell’ente, dal 2009 al 2012.
In quegli anni avrebbe fatto ripetuti viaggi in Russia, Malta, Usa, Inghilterra, Libia, Libano e Bulgaria, quasi sempre accompagnato "da sconosciute giovani donne dell’Est". la denuncia riguarda anche telefoni Blackberry, almeno cinque, comprati e poi spariti nel nulla, bollette telefoniche anche da 4 mila euro al mese, per telefonate fatte prevalentemente in Russia e anche in altri Paesi dell’Est. Un buco da oltre 200.000 euro.
Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e il pm Chiara Bisso, dopo aver aperto un fascicolo contro ignoti per le accuse di abuso di ufficio e truffa, lo hanno adesso formalmente iscritto nel registro degli indagati anche per l’ipotesi di peculato. L’ufficio inquirente agrigentino ha attivato le procedure per la notifica, molto complesse anche perchè i sospetti sono quelli che possa non essere più in vita.
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