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Faida sull'asse Favara-Belgio, avviati nuovi accertamenti

La busta con i jeans insanguinati indossati dal trentaseienne Carmelo Nicotra quando, il 23 maggio del 2017, gli hanno sparato addosso diversi colpi di kalasnikov e un crocifisso, sequestrato in uno dei luoghi teatro degli agguati, è stata aperta ieri mattina. Nei prossimi giorni si provvederà agli accertamenti biologici disposti dalla Dda.

L'inchiesta per il tentato omicidio in via Torino, a Favara, di fatto, ha una trattazione comune con le altre che sono state avviate per fare luce sulla lunga scia di sangue sull'asse Favara-Belgio che ha già portato a quattro omicidi e un agguato fallito.

Il pm della Dda Calogero Ferrara, che insieme ai colleghi Claudio Camilleri e Alessia Sinatra coordina i vari procedimenti, ha disposto degli accertamenti “non ripetibili di tipo biologico” su un paio di jeans e su un crocifisso sequestrati nell'ambito dell'indagine. Ieri mattina sono iniziate le operazioni.

L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia

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