Secondo i pm sarebbe vicino all'ala di Cosa nostra vicina al boss latitante Matteo Messina Denaro. Antonello Nicosia, fermato per associazione mafiosa insieme al boss di Sciacca Accursio Dimino è un insospettabile se si considera il suo curriculum: direttore dell'Osservatorio Internazionale dei diritti umani (Oidu), pedagogista, laureato in Scienze della Formazione multimediale con una tesi sul "Trattamento penitenziario, ascoltare e progettare per rieducare sorvegliare e rieducare, l'esperienza carcere". Per due anni (2017-2018) è stato anche eletto come componente del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani. Nel curriculum allegato al sito dell'Oidu annovera una serie di esperienze nella formazione professionale in particolare nella progettazione di corsi per svantaggiati sociali e disoccupati. Ma non solo: si definisce "assistente parlamentare" e "docente a contratto nella scuola pubblica come esperto nei corsi Pon". Tra le sue esperienze, quella del 2011 quando è stato coordinatore del progetto "La Tavola Multiculturale" attività a favore della formazione e dell'integrazione degli immigrati. Ma i titoli che elenca non finiscono qui: c'è anche la qualifica di ricercatore presso l'Invalsi, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, e insegnante di Storia della mafia nell'Università della California. Intercettato per mesi dal Ros e dal Gico della Finanza, parlando al telefono, dava giudizi sprezzanti su Giovanni Falcone. Parole pesanti finite nel decreto di fermo firmato dai pm della Dda di Palermo. Pesantissimi gli insulti al giudice ucciso dalla mafia, la cui morte viene definita "incidente sul lavoro" e che "da quando era andato al ministero della Giustizia più che il magistrato faceva il politico". Per i pm, oltre a portare all'esterno i messaggi dei mafiosi che incontrava durante le sue visite in carcere, Nicosia avrebbe gestito gli affari del clan in America e riciclato denaro sporco.