La polizia di Canicattì ha denunciato alla Procura della Repubblica di Agrigento 49 netturbini destinati al cantiere cittadino e dipendenti delle ditte Sea-Iseda-Ecoin per l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio. La denuncia è arrivata al termine di una serie di accertamenti del personale del commissariato della polizia di Stato diretto da Cesare Castelli.
Accertamenti che hanno portato alla presunta responsabilità penale dei lavoratori canicattinesi. Le indagini sono partite dopo l'astensione dai servizi previsti in capitolato ad iniziare dalla raccolta dei rifiuti allo spazzamento della città durante le giornate del 17 e 18 luglio scorsi.
Alla base dell'astensione dei netturbini che, secondo alcuni scioperanti, era stata preavvisata alle ditte e all'amministrazione comunale di Canicattì il voler protestare contro il mancato pagamento di alcune mensilità arretrate.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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