"Sono da ricercarsi nel ritardo accumulato durante la tratta di andata, le cause della partenza ritardata del volo Palermo – Lampedusa registrata domenica 08 settembre. Il velivolo, infatti, si è staccato dall’aeroporto di Lampedusa con oltre 30’ di ritardo rispetto all’orario schedulato di partenza, accumulando altri 30’ durante la sosta all’aeroporto Punta Raisi, rientrando nella fascia oraria concessa alla nave traghetto per l’ingresso in porto, 09.00 – 09.15". Lo scrive in una nota ufficiale la compagnia di navigazione Siremar dopo i ritardi accumulati sul collegamento aereo tra Palermo e Lampedusa. "La convivenza tra collegamenti marittimo e aereo, nell’isola di Lampedusa, è regolata da un delicato concatenarsi di orari che permette il corretto deflusso del traffico. Infatti, come dichiarato dalla società AST aeroservizi spa, società di gestione aeroporto di Lampedusa, tutti i giorni eccetto il sabato dalle ore 8.40 ora locale alle 10.50 non è possibile fruire dello scalo aeroportuale per il previsto il passaggio di un mezzo marittimo. Ne consegue, pertanto, che la nave è costretta a effettuare operazioni solo durante l’orario a lei dedicato, limitato a due ore al giorno". "Il ritardo accumulato ha fatto sì che l’orario di atterraggio dell’aeromobile coincidesse con l’unica fascia oraria giornaliera in cui è concesso alla nave effettuare operazioni, costringendo, quindi, la compagnia aerea ad attendere la riapertura dello scalo come previsto dalle disposizioni dell’Enac - conclude la Siremar - Tale intricata situazione, già nota da tempo, potrà risolversi definitivamente solo quando il porto e l’aeroporto di Lampedusa potranno operare in contemporanea, ovvero se e quando potrà darsi seguito all’acquisizione di nuovi mezzi navali sviluppati per le specifiche esigenze degli scali delle isole minori siciliane, e nello specifico caso di Lampedusa di altezza inferiore ai 20 metri".