Via Lucrezio, via Parco Angeli, via Delle Muse e via Principe di Torremuzza. Questa volta sono stati trovati - lungo queste vie di Agrigento - una decina di casi che vanno, di fatto, ad aggiungersi ai 21 scoperti a metà dello scorso luglio. Si tratta dei casi di immissione di acque piovane - provenienti da pluviali, terrazze e grondaie - nella fognatura destinata alle sole acque nere. Dopo la sessantina di casi accertati soltanto nel 2017, sembrava che fosse finita. In realtà, ad ogni raffica di controlli saltano fuori gli abusi che riguardano il Villaggio Mosè e San Leone. Casi di acque bianche che vengono fatte confluire nella fognatura. Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ha già firmato per questa decina di casi nuovi altrettante ordinanze affinché i proprietari scolleghino - entro 15 giorni - le condutture delle acque bianche al collettore delle acque nere. Le scoperte sono state fatte grazie ad un controllo congiunto tra tecnici ed operai del settore Lavori pubblici e polizia municipale. La campagna di indagine, mirata alla verifica degli scarichi dei reflui generati dalle abitazioni, va avanti da tempo ormai. I controlli riguardano il corretto smaltimento delle acque piovane nei rispettivi collettori fognari. Lo scopo è individuare ed eliminare le irregolari immissioni di acque piovane nei collettori fognari destinati alle sole acque reflue. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.