Le discariche hanno «esaurito» le proprie capacità per il conferimento. Ed è emergenza rifiuti nell'Agrigentino con i sindaci costretti a fare delle modifiche ai calendari della differenziata per ridurre i conferimenti di organico e secco residuo.
Ieri ad Agrigento l'umido non è stato ritirato in molte abitazioni del centro storico. Da quasi due anni non è più attivo il centro di conferimento di contrada Matarana a Siculiana, gestita dalla ditta Catanzaro (ma che presto riaprirà) ed i Comuni agrigentini sono stati dirottati e sballottati nelle più impensabili discariche, lontane anche 250 chilometri, quelle della provincia di Trapani.
Ha riaperto da poco la discarica Enna ma la capacità di conferimento è minima. Qui conferiscono solo tre Comuni agrigentini: Ravanusa, Naro e Porto Empedocle. L'ordinanza, firmata dal dirigente del dipartimento regionale acqua e rifiuti, Salvo Cocina, prevede questo: il Comune di Naro potrà conferire 3 tonnellate di spazzatura al giorno, Ravanusa invece è autorizzata per 7 tonnellate al giorno e Porto Empedocle per 14 tonnellate. Il sito è quello di Enna, gestito dalla società Ambiente e tecnologia dell'Ato 6 Enna provincia.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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