«L'architetto Giuseppe Tuzzolino era logorroico, istrione e bipolare. In quella massa frastagliata di cose che diceva, in mezzo alle stupidate, c'erano degli spunti investigativi su cui lavorare». Il magistrato Andrea Maggioni, negli anni scorsi in servizio alla Procura di Agrigento e adesso a Ferrara, è stato uno dei primi, nel 2013, a indagare sul falso pentito, sconfessato da un paio di anni con un arresto e una condanna per calunnia contro l'ex procuratore di Agrigento, Ignazio De Francisci, ed espulso dal programma di protezione prima di rimediare altri processi per accuse dello stesso tenore. Maggioni, ieri mattina, è stato ascoltato al processo, in corso davanti al giudice monocratico di Palermo, in cui Tuzzolino è imputato di calunnia nei confronti del suo ex legale, il noto penalista Salvatore Pennica. Tuzzolino lo avrebbe accusato falsamente di avere custodito su suo incarico, nel 2013, supporti informatici contenenti rivelazioni «scottanti». Maggioni è stato citato proprio dal difensore di Pennica, l'avvocato Francesco Mirabile, che lo assiste in qualità di parte civile. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia di oggi.