Sette condanne, dai due mesi di arresto ai 2 anni e 8 mesi di reclusione. Sono stati chiesti, al termine della requisitoria, dal pubblico ministero Alessandra Russo nei confronti degli imputati dello stralcio abbreviato del processo scaturito dalle due inchieste sulle presunte irregolarità nella costruzione del porticciolo turistico di Licata.
Due i livelli di responsabilità ipotizzati dal pm. Da una parte il mancato pagamento degli oneri concessori sottratti alle casse del Comune per un importo di circa 7 milioni e, dall'altra, gli abusi edilizi con varianti approvate in maniera illegittima e spazi edificati senza la relativa concessione.
Uno dei principali imputati, per i reati di abuso di ufficio, abuso edilizio e occupazione abusiva di area demaniale, è Luigi Francesco Geraci, 75 anni, imprenditore di Sommatino, titolare della società «Iniziative immobiliari» che ha realizzato il progetto. La pena proposta nei suoi confronti è di un anno e otto mesi.
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