Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch 3, è stata trasferita nella notte dall’abitazione di Agrigento in cui era ospitata ed è stata portata «in un luogo sicuro», dopo che le sono state rivolte delle minacce. Lo ha riferito un portavoce dell’Ong tedesca, Ruben Neugebauer, da Berlino. Il portavoce non ha voluto precisare dove si trovi al momento la 31enne che il 9 luglio dovrebbe essere interrogata nell’ambito dell’inchiesta che la vede indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. «Ci sono state alcune minacce», ha spiegato il portavoce, assicurando che Carola «sta bene». L’attivista avrebbe lasciato il territorio agrigentino. "Carola è in Italia ma non è detto che ci resti nei prossimi giorni. Ora è giusto che abbia il suo tempo per riposarsi dal clamore dei media e preparare la sua deposizione (il 9 luglio, ndr). La sentirete nei prossimi giorni", ha detto Giorgia Linardi, rappresentante di Sea Watch. Intanto la Procura di Agrigento non ha dato il nulla-osta per l'allontanamento dall'Italia. Il procedimento amministrativo, avviato dopo la disposizione del prefetto di ieri, non può essere eseguito senza il sì dei pm visto che la comandante della Ong è indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.