Salvatore Bona, 67 anni, medico di base, "sebbene prontamente avvisato dei sintomi", avrebbe sottovalutato le conseguenze dell'operazione di una paziente che subito dopo l'intervento in ambulatorio e morto. A condannarlo, il giudice dell'udienza preliminare Luisa Turco. La paziente, una donna di 74 anni, Grazia Tedesco, era morta il 6 novembre del 2014 per uno choc settico, dopo un'operazione per le vene varicose. La pena, così come riporta Gerlando Cardinale in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola (ed. Agrigento), per l'accusa di omicidio colposo, è di tre mesi e venti giorni di reclusione. Assoluzione, invece, per il chirurgo vascolare di Catania, Biagio Di Stefano, che collaborò all'intervento eseguito nello studio di Bona. La notizia completa nel Giornale di Sicilia in edicola