Dibattimento aperto, prove ammesse e prima udienza in calendario per avviare l'istruttoria e sentire i primi testimoni della lista del pubblico ministero Alessandra Russo: è iniziato, dopo quattro mesi e mezzo dai rinvii a giudizio, decisi dal giudice Francesco Provenzano, il processo scaturito dall'inchiesta "Alta tensione", che ipotizza un maxi giro di furti di energia elettrica grazie alla complicità di verificatori dell'Enel corrotti.
Ieri mattina c'è stato il primo passaggio in aula con le formalità dell'ammissione dei mezzi di prova e l'apertura del dibattimento che si preannuncia particolarmente articolato e complesso. I primi testi saranno sentiti il 23 settembre.
I personaggi chiave dell'indagine, appena approdata in aula per il processo, sono Giovanni Trupiano, 61 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 64 anni di Naro, ispettori della multinazionale che, sostiene l'accusa, in alcuni casi, avrebbero persino alimentato le ruberie e dato suggerimenti utili per non essere scoperti. Gli imputati sono venti.
Trupiano e La Porta sono accusati di diverse ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, furto, truffa e omissione di atti di ufficio. Luigia Vinci, 59 anni, di Canicattì, avrebbe invece fatto da intermediaria e procacciatrice di nuovi clienti per i due verificatori sempre alla ricerca di privati - preferibilmente esercenti - ai quali proporre l'installazione di vari dispositivi in grado di rubare la corrente elettrica e registrare minori consumi con l'assicurazione - sostiene l'accusa - che non sarebbero incappati in problemi perché i controlli su quelle zone spettavano a loro o, comunque, erano al corrente e in grado di avvisare quando polizia o carabinieri stavano per eseguire le ispezioni congiunte con loro.
L'indagine scaturisce dalla denuncia del gestore di una sala giochi che si accorse dell'anomalia di alcuni controlli nei locali pubblici. Nella lista dei venti imputati, ai quali si contestano anche il furto, la truffa e la corruzione, ci sono commercianti, esercenti e professionisti.
Nella lista, oltre a Trupiano, La Porta e Vinci, ci sono: Gioachino Cuscio, 40 anni di Canicattì (titolare Bar del Sole); Giuseppe Modica, 45 anni di Agrigento; Simone Modica, 40 anni di Agrigento, entrambi amministratori della ditta Alessi, titolari della Trattoria dei templi; Giuseppe Contino, 50 anni di Agrigento, cogestore del locale "Robe di kappa" ad Agrigento; Maria Santa Rallo, 50 anni, di Canicattì titolare ditta Corallo srl e residente ad Agrigento; Salvatore Domenico Siracusa, 50 anni di Canicattì; Tommaso Cortelli, 49 anni di Agrigento; Massimo Cortelli, 39 anni, di Agrigento; Vincenzo Cortelli, 44 anni di Porto Empedocle, titolari della pescheria Primavera srl; Calogero Schembri, 44 anni, titolare di un caseificio a Montallegro; Anna Maria Farruggio, 52 anni di Naro; Pietro Failla, 44 anni di Canicattì, presunto intermediario per un accordo corruttivo; Diego Favata, 45 anni di Canicattì; Angelo Gioacchino Sanfilippo, 39 anni di Canicattì; Giuseppe Antonio La Mendola, 44 anni di Grotte; Vincenzo Palumbo, 44 anni, di Grotte e Calogero Ciulla, 44 anni, di Santa Elisabetta.
Oltre a commercianti e titolari di attività ci sono diversi privati titolari di utenze che avrebbero rubato la corrente elettrica.
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