Sea Watch cambia rotta a poche miglia da Lampedusa, Salvini: "Gioca sulla pelle dei migranti"
La Sea Watch 3 cambia ancora rotta. La nave della Ong, con a bordo 52 migranti salvati da un gommone in avaria, una volta giunta a poche miglia da Lampedusa, obiettivo dichiarato nonostante il divieto del Viminale, ha virato verso est in direzione di Malta. È quando si rileva dal sito Marinetraffic. Al momento, però non è chiaro verso quale porto stia puntando e il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta: "Niente Malta. SeaWatch ha cambiato nuovamente rotta: ciondola nel Mediterraneo e gioca sulla pelle degli immigrati, nonostante abbia chiesto e ottenuto un porto da Tripoli". E ancora: "Stiamo assistendo all'ennesima sceneggiata: dicono di essere i buoni, ma stanno sequestrando donne e bambini in mezzo al mare. Per loro, porti chiusi!". "Non pensino di passarla liscia", ha poi detto Salvini durante un'intervista a Radio Cusano Campus. "E' chiaro ed evidente che si tratta di una forzatura politica sulla pelle di questi disgraziati - spiega -. Una sfida senza senso con a bordo 53 persone. Noi non ci facciamo dettare le regole dell'immigrazione da una ong tedesca che usa una nave olandese fuorilegge. E' la terza volta che la stessa nave ha lo stesso comportamento in pochi mesi. E' ora che l'Unione Europea si svegli e che blocchi a terra le partenze rendendo sicuro un porto libico sotto il controllo delle autorità internazionali, per evitare drammi, morti, feriti e annegamenti". Ieri, il vicepremier aveva firmato subito una nuova direttiva "preventiva" invitando le autorità di polizia ad intimare l'alt alla nave umanitaria nel caso puntasse ad entrare nelle acque italiane. Da Lampedusa motovedette di Guardia di finanza e Guardia costiera da ieri erano pronte a muoversi per intimare lo stop al limite delle 12 miglia dalla costa. Intanto, i legali della ong, Alessandro Gamberini e Leonardo Marino, vogliono querelare il ministro dell'Interno per aver "rilasciato, ancora una volta, innumerevoli dichiarazioni diffamatorie a mezzo stampa insultando la ong e l'operato della sua nave". Le autorità libiche, sottolineano, "non hanno dato alcuna indicazione alla nave, la quale ha rispettato la vigente normativa internazionale che, come oramai noto, vieta il trasbordo e lo sbarco in territorio libico". "Gli abusivi della ong mi querelano??? Uuuhh, che paura", la sarcastica reazione di Salvini. E lo scontro continua.