Per la prima volta nella storia anche i migranti africani sbarcati sulle coste agrigentine hanno portato ieri la vara del Cristo nero. Alcuni migranti ospiti del centro d'accoglienza di Villa Sikania hanno ricevuto dall'arciprete don Giuseppe Carbone il fazzoletto rosso in qualità di portatori del simulacro del Santissimo Crocifisso.
Un fatto storico che arricchisce di nuovi significati una delle feste religiose e popolari più partecipate in Sicilia. Tradizionalmente i posti della vara venivano assegnati su base ereditaria: da secoli infatti generazioni di siculianesi hanno portato in spalla il Cristo nero con fervida devozione. Quest'anno l'ambito fazzoletto rosso, simboleggiante lo status di portatore della vara, è andato pure ai migranti.
Così il Cristo nero da secoli venerato da migliaia di pellegrini che, durante i giorni della festa del 3 maggio, accalcano le strade con il tradizionale «viaggiu mpiduni« (a piedi scalzi), diventa simbolo di integrazione dei popoli.
L'articolo nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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